Giocare per giocarsi

Che cos’è?

È un bellissimo libro sul gioco, molto veloce ma profondo allo stesso tempo.

È davvero unico nel rileggere il gioco dal punto di vista esistenziale, seguendo un percorso che parte dall’identità del gioco, passa dal rapporto tra gioco e apprendimento, le regole del gioco, i rischi del mettersi in gioco, fino all’innovativo capitolo sul rapporto e la relazione del gioco con la liturgia.

 

Perché leggerlo?

Perché è un bel viaggio. Un continuo movimento di poesia, consapevolezza sui propri vissuti, scoperta della forza del gioco. Le pagine scorrono veloci sottolineando continuamente dei passaggi semplici che tuttavia risultano rivelativi: un piccolo raggio di luce capace di farti notare meglio quello che hai sempre avuto davanti agli occhi, ma a cui non davi importanza. È un libro “fondamentale”, nel senso che getta le fondamenta: viene prima di ogni classificazione del gioco e di ogni studio delle sue componenti.

 

Per chi?

Un libro imperdibile per chi lavora con il gioco e nel gioco, ma anche una piacevole lettura a tutti quelli che si interrogano sul perché della forza del gioco. È adatto anche per chi lavora con e attraverso il gioco nella didattica, nella formazione, nell’educazione. Per chi vuole scoprire i suoi fondamentali. Per chi, rimanendone sempre affascinato, vorrebbe capirne anche i meccanismi.

 

Un punto forte?

Il libro è pieno di riferimenti scientifici che però sono rimandati alle note sottostanti, decisamente più ricche rispetto alla norma. Il risultato è fantastico: puoi leggere il libro scorrendo solamente le pagine principali oppure leggere le note sottostanti per gli approfondimenti.

 

Un’idea regalo?

È il libro adatto per il tuo amico appassionato di giochi che voglia approfondire altri aspetti esistenziali legati alla componente umana del gioco, per il tuo collega che lavora nel campo della formazione, per qualsiasi persona che desideri scavare all’interno delle dinamiche del gioco.

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L’autore

Non conosco personalmente d. Mauro Magugliani, sacerdote milanese, giornalista con un dottorato in Teologia e una Laura in Scienze umane e filosofiche. Il libro però mi ha fatto venire una gran voglia di conoscerlo.

 

La Pagella

Leggibilità 8 La scrittura è brillante e scorrevole anche se profonda. Non ci sono schemi e titoletti particolari vista la brevità del testo. L’indice invece è chiaro sui punti forti.
Concretezza 7,5 Sicuramente non è un sussidio e i risvolti pratici sono lasciati tutti al lettore, tuttavia è talmente pieno di considerazioni sulla vita concreta, che tale lavoro risulta decisamente facile.
Collegamenti 9 Bibliografia ricca e numerosi spunti nelle pagine, tipico di un lavoro che unisce ricerca ed esperienza di vita.

 

Fonte: agoformazione