Puoi esser santo – #lìdovesei

da | 30 Ago 2019 | Proposte

Puoi esser santo – #lìdovesei

da | 30 Ago 2019 | Proposte

La proposta pastorale per l’anno educativo-pastorale 2019-2020 ad abitare in modo straordinario la concretezza dell’ordinario che siamo chiamati a vivere

Il tema della proposta pastorale 2019/2020 Puoi essere santo #lìdovesei nasce dalla Strenna 2019 del Rettor Maggiore “Perché la mia gioia sia in voi (Gv 15,11). La santità anche per te”. Nel testo della Strenna don Ángel Fernández Artime si è ispirato all’Esortazione Apostolica Gaudete et exsultate. In essa il Papa indica la santità come “autentica fioritura dell’umano” e come chiamata che il Signore rivolge a tutti: il riferimento biblico è quello delle Beatitudini dell’evangelista Matteo (Mt 5,3-12).

Ecco la spiegazione del logo che ci accompagna lungo tutto questo anno pastorale:

Puoi essere santo: è l’invito a lasciare che il desiderio di santità bussi (ancora una volta) alla porta della nostra casa, l’invito a lasciarlo entrare, per spaccare (rompere) la monotonia del quotidiano che siamo chiamati ad abitare in modo straordinario.

#lìdovesei Vivere la santità è possibile a partire dal luogo in cui sei, con quello che sei e che fai, portando il tuo (personale) colore, consapevole che si costruisce giorno dopo giorno anche attraverso fragilità, fallimenti e continue riprese.

In cammino verso l’alto, verso il monte delle Beatitudini, la strada indicata da Gesù per arrivare alla vera gioia.

Insieme, non rimanendo chiuso nella tua casa, ma aprendoti verso l’esterno, verso l’altro, perché “nessuno si salva da solo, come individuo isolato, ma Dio ci attrae tenendo conto della complessa trama di relazioni interpersonali che si stabiliscono nella comunità umana: Dio ha voluto entrare in una dinamica popolare, nella dinamica di un popolo”. (GE 6-7)

In compagnia dei Santi, che risplendono come astri indicandoci il cammino, il compito di una vita intera, per arrivare ad essere ciò che Dio, il tuo Creatore, sa che tu sei, se riconosci che sei chiamato a molto… in questo modo non sarai una fotocopia, sarai pienamente te stesso.” (CV 107)

 

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