Di Luigi Rutigliani
È da diversi mesi, con un grande crescendo, che il tema della salvaguardia del nostro pianeta sta tenendo banco, anche grazie ad una ragazzina svedese di 15 anni che, dopo aver iniziato un suo personalissimo “sciopero per il clima”, aver parlato alla conferenza sul clima in Polonia, davanti ai più potenti della terra, aver ammonito un imbarazzatissimo Junkers, ha letteralmente trascinato i giovani di oltre 180 Paesi del mondo alla grande manifestazione del “Fridays for future” del 15 marzo 2019.
È una battaglia importantissima perché occorre convincerci che dobbiamo andare tutti nella stessa direzione, visto che siamo tutti sulla stessa “barca”.
Anche Papa Francesco (molto prima di Greta), riprendendo alcune riflessioni di San Giovanni Paolo II e di Papa Benedetto XVI, ha ritenuto fosse necessario e urgente scrivere addirittura una enciclica sulla “cura della casa comune”. Come titolo ha scelto quella che forse rappresenta la più alta preghiera di ringraziamento e di lode al Signore Creatore del cielo e della Terra, la lode di S. Francesco d’Assisi: “Laudato sì”.
Volendo però tornare nel nostro alveo musicale, scopriamo che il tema della salvaguardia del pianeta, ha radici lontane e si inserisce insieme alle altre tematiche di richiesta e protesta iniziate dalla fine degli anni’60: la pace, il disarmo, il rifiuto del nucleare, la lotta contro l’avanzare della cementificazione e dell’inquinamento industriale delle città…
Nel tempo, sono state diverse le canzoni di autori famosi sul tema della natura e della difesa del pianeta. Ancora una volta si comprende come attraverso le canzoni, sia possibile sensibilizzare alla tutela del nostro pianeta e risvegliare le coscienze della gente.
Voglio quindi presentarvi una piccola selezione: non mi limiterò a suggerirvi una “canzone” ma una serie di brani, italiani e stranieri, che possono esser considerate delle pietre miliari delle battaglie “ecologiche”.
Guardando in “casa nostra”, non possiamo non cominciare con una canzone che tutti abbiamo cantato e che probabilmente conosciamo a memoria. Adriano Celentano, nel Sanremo del 1966, presenta “il ragazzo della via Gluck”. Siamo in pieno periodo segnato dal boom economico e dalla grande espansione edilizia che divora ogni spazio verde per sostituirlo con il cemento. La sua canzone è una ballata orecchiabilissima, una denuncia a ritmo di musica, che ritorna anche attraverso la canzone “Il contadino”, cover della celebre “Hold on! I’m coming” del duo Soul Sam & Dave e in cui si elogia la vita semplice e naturale della campagna contro l’alienazione provocata dall’ambiente cittadino.
Anche Giorgio Gaber riprende il tema nell’ironica “Com’è bella la città” del 1969, in cui l’artista evidenzia tutte le contraddizioni delle metropoli moderne.
Nello stesso anno il gruppo dei Nomadi canta “Noi non ci saremo”, uno dei testi più famosi di denuncia contro l’inquinamento della terra, scritto dal celebre Francesco Guccini.
Nel 1974, Sergio Endrigo mette in musica una poesia-filastrocca di Gianni Rodari, intitolata “Ci vuole un fiore”, canzone che parla del ciclo della vita e spiega come rispettare e curare la natura con una dolcissima cantilena. Immediatamente diviene un altro brano storico della musica italiana che aiuta, fin da bambini, ad amare la natura perché insegna un concetto tanto fondamentale, quanto semplice, ossia che per “far fare tutto ci vuole un fiore”.
All’estero, gli artisti, come solito, amano fare le cose in grande e così, nel 1979, sulla scia dei mega concerti degli anni precedenti (Woodstock, fra tutti), viene organizzato il “No Nukes” per protestare contro la minaccia del nucleare, sia come arma che come fonte energetica inquinante e pericolosissima per l’ambiente.
Vi partecipano artisti come Jackson Brown, James Taylor e il sempre presente Bruce Springsteen.
Facendo un salto negli anni novanta, nel 1993 è Sting a farsi portavoce per la salvaguardia della foresta Amazzonica. Coinvolge artisti del calibro di Tina Turner, James Taylor, George Michael e Bryan Adams, più l’orchestra dell’intramontabile Herb Alpert e Dustin Hoffman in veste di conduttore-protagonista.
“L’Amazzonia sta morendo. Noi, abitanti di altre nazioni, non siamo testimoni neutrali e indifferenti di questa catastrofe” commenta Sting “Ne dividiamo la responsabilità e dobbiamo trovare un modo di arrestarla”.
Nel 1995 è Michael Jackson a scrivere un brano di pianto e, nello stesso tempo, di amore per la Terra: “Earth song”: “Ti sei mai fermato a vedere questa Terra piangente, questa costa in lacrime? …Che dire di noi? Che dire del valore della natura? …Dove abbiamo sbagliato? Qualcuno mi dica perché…”
Tornando in Italia e in tempi più recenti, abbiamo “Sorella Terra”, la canzone di Laura Pausini del 2008 in cui si celebra la bellezza del nostro pianeta e si evidenzia l’incuria dell’uomo verso le risorse che essa ci mette a disposizione, un tema già avviato anche da Giorgia in “Mal di Terra” del 2007.
Anche Jovanotti è uno degli artisti italiani maggiormente schierati a favore dell’ambiente, un impegno portato avanti anche attraverso i suoi tour a “impatto zero”.
Dopo il “Safari Tour 2008” grazie al quale, per compensare le emissioni di anidride carbonica prodotte dall’evento, sono stati piantati circa 2.262 nuovi alberi, l’artista ha deciso di replicare il progetto con il tour del 2011 dedicato alla riforestazione di un’area del Camerun soggetta al taglio illegale e selvaggio di legname.
In questi mesi sta però tenendo banco la sua ultima idea di effettuare un grande evento in alta montagna, evento che molti considerano poco “ecologico” anche se dovessero esser messe in atto azioni attente di salvaguardia dei luoghi: si sa, decine di migliaia di persone, non sono proprio ad impatto “zero”.
Anche la musica quindi, da tempo, porta avanti gesti concreti di sensibilizzazione e tutela a favore dell’ambiente.
Infine non posso dimenticare di invitarvi a cercare in rete, articoli e video sulla originalissima ed ecologissima “Orquesta de reciclados”, la “Recycled Orchestra”: la prima orchestra al mondo nata dai… rifiuti.
In realtà è qualcosa di molto più grande della “semplice” azione di “riciclo di rifiuti”: è un’orchestra di strumenti costruiti con materiali di riciclo, diretta da Favio Chávez e nata da una sua idea nel 2006.
È formata da bambini, adolescenti e giovani che vivono, in condizioni di degrado, nella comunità del Bañado Sur, situata attorno alla discarica di Cateura di Asunción, capitale del Paraguay e accoglie anche ragazzi di altre comunità desiderosi di condividere questa esperienza. La caratteristica distintiva del gruppo è l’interpretazione di opere musicali con strumenti riciclati costruiti a partire dai rifiuti solidi urbani raccolti in discarica.
Il suo motto è: “Il mondo ci manda spazzatura, noi gli restituiamo musica”.
Cogliamo questo invito dunque: al mondo doniamo musica, non spazzatura.
Buon ascolto.
Preghiera con il creato
(preghiera di conclusione della enciclica “Laudato si’)
Ti lodiamo, Padre, con tutte le tue creature, che sono uscite dalla tua mano potente.
Sono tue, e sono colme della tua presenza e della tua tenerezza.
Laudato si’!
Figlio di Dio, Gesù, da te sono state create tutte le cose.
Hai preso forma nel seno materno di Maria,
ti sei fatto parte di questa terra, e hai guardato questo mondo con occhi umani.
Oggi sei vivo in ogni creatura con la tua gloria di risorto.
Laudato si’!
Spirito Santo, che con la tua luce orienti questo mondo verso l’amore del Padre
e accompagni il gemito della creazione, tu pure vivi nei nostri cuori per spingerci al bene.
Laudato si’!
Signore Dio, Uno e Trino, comunità stupenda di amore infinito,
insegnaci a contemplarti nella bellezza dell’universo, dove tutto ci parla di te.
Risveglia la nostra lode e la nostra gratitudine per ogni essere che hai creato.
Donaci la grazia di sentirci intimamente uniti con tutto ciò che esiste.
Dio d’amore, mostraci il nostro posto in questo mondo come strumenti del tuo affetto
per tutti gli esseri di questa terra, perché nemmeno uno di essi è dimenticato da te.
Illumina i padroni del potere e del denaro perché non cadano nel peccato dell’indifferenza,
amino il bene comune, promuovano i deboli, e abbiano cura di questo mondo che abitiamo.
I poveri e la terra stanno gridando:
Signore, prendi noi col tuo potere e la tua luce, per proteggere ogni vita, per preparare un futuro migliore, affinché venga il tuo Regno di giustizia, di pace, di amore e di bellezza.
Laudato si’! Amen