Maddy, moglie amorevole e madre meravigliosa, si è suicidata lasciando sgomenti marito e figlia adolescente. Nessuna avvisaglia lasciava presagire un gesto così estremo, le conseguenze della morte aprono una voragine emotiva nella sua famiglia. Il tarlo della responsabilità scava negli animi distrutti di chi credeva nel suo amore.
Maddy però non se n’è andata, tutt’altro. Con la sua presenza ricopre ancora quel ruolo importante che solo una donna pilastro della famiglia può espletare. Indirizzando con una buona dose di amara ironia il percorso di chi ha amato e protetto per tutta la vita.
È un elogio alla presenza femminile all’interno della famiglia, ruolo spesso bistrattato perché abitudinario. Un libro che metabolizza il lutto in tutte le sue sfaccettature ma è anche un atto di fede verso la vita ed il perdono.
“La costruzione della trama, la qualità della scrittura, l’abilità nella narrazione: è da non credersi che sia il primo romanzo della bravissima Abby Fabiaschi.”
È la stessa cosa che ho pensato io al termine della lettura di questo bellissimo esordio editoriale. Spesso i romanzi sono accompagnati da pareri entusiastici in quarta di copertina, vi assicuro che in questo caso l’Associated Press ha pienamente ragione. Ci sono autori che sono bravi a scrivere romanzi, altri a parlarci di sentimenti, Abby Fabiaschi è stata capace di unire le due cose in un romanzo davvero toccante.
Mentre la clessidra temporale scandisce il termine della sua influenza terrena il lettore si avvia verso un finale inaspettato.
“Tutti siamo al mondo per uno scopo, la vita si restringe o si espande a seconda del nostro coraggio”.
Altro non posso dirvi, leggetelo.