L’augurio dell’Ispettrice, Suor Maria Teresa Cocco, in occasione della festa dell’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice, in cui quest’anno cade la ricorrenza del 140° anno della prima spedizione missionaria:
Carissime sorelle e tutti voi che condividete con noi il carisma salesiano,
ci troviamo oggi a celebrare la nostra cara festa del 5 agosto nella ricorrenza del 140° anno della prima spedizione missionaria delle Figlie di Maria Ausiliatrice. Colgo questa occasione allora per riprendere le parole che Madre Yvonne ha inviato a tutte le nostre comunità in occasione di una sua sosta al porto di Genova, da cui, nel lontano 1877, presero il largo le sorelle dirette in America:
“Questa partenza è stata l’inizio di una grande avventura missionaria che ha fatto sviluppare il Carisma in tutto il mondo, fino ai confini della terra. Ci voleva il coraggio di iniziare, di partire per la prima volta!
La presenza di Don Bosco al momento di questa partenza missionaria nel Porto di Genova era anche molto significativa e anche lui era commosso! L’emozione era un segno di una profonda esperienza spirituale: Dio era lì! E tutto era per il Suo Regno! La fiducia in Lui era la luce che guidava l’invio e il viaggio. Commovente era anche il fatto di non lasciare partire i missionari e le missionarie senza Maria Ausiliatrice! La sua compagnia era il tesoro più importante. La sua presenza era fonte di sicurezza e di serenità, di pace. Era impensabile partire senza di lei! La Madre!
Ho ringraziato il Signore perché Egli continua a chiamare sorelle di tutto il mondo per la Missione ad Gentes ogni anno e per la risposta generosa di ognuna. Ma le ho chiesto anche di chiamare più Figlie di Maria Ausiliatrice per vivere questa grande e bellissima avventura missionaria perché i bisogni in tutto il mondo sono immensi! Come al tempo delle prime missionarie, siamo chiamate ad avere questo grande slancio per l’annuncio della Buona Notizia soprattutto alle giovani e ai giovani che ancora non conoscono Cristo e che hanno poche opportunità di ricevere un’educazione evangelizzatrice. Madre Mazzarello non ha esitato ad inviare le sorelle di cui poteva avere bisogno a Mornese. Lei ha condiviso a partire dalla povertà dell’inizio dell’Istituto. Questa povertà condivisa è diventata ricchezza moltiplicata in tutto il mondo.
Ho chiesto al Signore molte vocazioni per l’Istituto per poter irradiare il Carisma come risposta alle necessità profonde delle giovani e dei giovani in tutto il mondo.
Oggi, siamo chiamate a partire di nuovo con la stessa audacia apostolica delle prime missionarie e a invitare molti giovani a partire anche loro con noi! “Insieme con i giovani, missionarie di gioia e di speranza”. Partiamo con Maria Ausiliatrice! Il Signore ci benedica!” (Madre Yvonne – Genova, 5 luglio 2017)
L’appello della nostra Madre si fa eco dell’invito incessante e accorato di Papa Francesco a fidarci del Signore, a credere che Lui opera anche attraverso la nostra piccolezza se decidiamo di affidare alle sue mani i nostri “pochi pani e pochi pesci”, a guardare la storia con occhi di speranza, pronti a “navigare” con i fratelli e le sorelle che ci vivono accanto, soprattutto, pronti ad accogliere il desiderio, a volte inespresso, di tanti giovani che chiedono di essere ascoltati, accolti, aiutati, a loro volta, a prendere il largo.
La missione è terreno aperto ed è terra santa! “Non si può essere cristiani senza essere missionari”, non è legata a valigie e bagagli, importante è decidere “nel proprio cuore il santo viaggio”, sentirsi sempre e ovunque chiamati alla missione e mai in pace finché un figlio di Dio, accanto a noi, è nella sofferenza o nella fatica.
Bello allora oggi, 5 agosto, ricordiamo il dono della vita di tante nostre sorelle che si sono spese, e continuano a spendere i loro giorni, per essere “artigiani del bene” e collaborare a realizzare i sogni di Dio per ogni suo figlio.
Ringraziamo il Signore, ringraziamo Maria che ci è Madre, sempre presente, ringraziamo per il dono del Carisma salesiano che ci spinge a prendere il largo per raggiungere i giovani dove loro stanno!
E preghiamo perché ognuna di noi sappia tenere acceso il dono prezioso della vocazione ricevuta e possa essere faro luminoso per chi solca il mare della vita.