Autore: Giacomo Mazzariol
Nella vita ci sono cose che possiamo governare, altre che dobbiamo prendere come vengono.
Questo racconto è un viaggio, un bellissimo percorso che tocca i sentimenti e le paure che ci accompagnano ogni giorno. La semplicità con cui è scritto è il valore aggiunto di questa storia. Giàcomo Mazzariol ci guida alla scoperta della sua famiglia, ci regala un bellissimo quadro dei primi anni di vita suoi e del fratello Giovanni, affetto dalla sindrome di Down. Un dialogo dell’anima pieno di amore e protezione, scritto in modo ironico e non compassionevole. Duro a volte, difficile. Un mondo adolescenziale troppo crudele che fa riflettere sul modo di rapportarsi con i coetanei se temi che la diversita’ di tuo fratello sia solo fonte di giudizio e derisione. Smetti di fare domande perché hai paura delle risposte.
Tanto di cappello all’autore, perché durante la narrazione ci ha mostrato tutte le sue paure e i suoi sbagli. Come dice la sinossi non ha avuto bisogno di inventare nulla, tra episodi grotteschi e scene che ti stringono veramente il cuore ci ha mostrato tutte le sue insicurezze. Gli ci sono voluti dodici anni per vedere il mondo con gli occhi del fratello, per capire che Giovanni era Giovanni e non la sindrome. Con il suo carattere, i suoi gusti, le sue stramberie e i suoi momenti di incredibile tenerezza. Un mondo fatto di piccole instantanee che regalano un film slegato ma unite da un unico filo conduttore. Un amore senza condizioni. Per fare capire senza retorica che la diversita’ fa parte della vita. Perché anche noi a volte vorremmo essere “liberi” come Giovanni.