“Storie di ragazzi che non hanno avuto paura di diventare grandi”.
L’autore, attuale direttore del quotidiano “La Stampa”, presenta così il suo libro.
Gigi e Mirella si sposano a Milano nei primi anni Settanta. Lui è ginecologo, lei è pediatra. Si sono appena laureati, hanno poco più di vent’anni. Stilano una lista di nozze molto particolare: invece di argenteria e servizi di piatti e bicchieri, chiedono attrezzature da sala operatoria per un reparto maternità che non esiste ancora, nel Nordest dell’Uganda, ma che loro contribuiranno a creare e a far crescere.
Mirella, dopo una prima visita all’ospedale in costruzione, scrive una lettera a casa in cui, dopo aver evidenziato una lunga lista di problemi.
Conclude: “Non temete per noi, la nostra vita sarà meravigliosa”.
Insieme con questa storia, Mario Calabresi ne scrive altre per rispondere ai dubbi, allo scetticismo, allo scoraggiamento di tanti ragazzi che oggi si chiedono se valga ancora la pena coltivar dei sogni.
Sono storie di ragazzi italiani che non hanno avuto paura di diventare grandi.